Per carbossiterapia si intende l’utilizzo di anidride carbonica (CO2) medicale allo stato gassoso a scopo terapeutico.

Quando si somministra anidride carbonica tale gas viene eliminato dall’organismo con gli stessi meccanismi con cui viene eliminata la CO2 prodotta dal metabolismo cellulare.
La CO2 non è embolizzante e questo fa si che tale metodica terapeutica sia priva di rischi. Altro aspetto da sottolineare è l’atossicità dell’anidride carbonica somministrata.

Con la carbossiterapia si effettua un trattamento riabilitativo della microcircolazione.
La Co2 determina un aumento della velocità del flusso ematico tissutale locale:
– favorendo un incremento della sfigmicità arteriolare e metarteriolare;
– agendo sugli sfinteri precapillari della microcircolazione: determina un rilassamento delle fibrocellule muscolari lisce che caratterizzano strutturalmente gli sfinteri precapillari;
– inducendo un aumento della deformabilità eritrocitaria.

La carbossiterapia, in concreto, realizza azioni:
• Riabilitative della microcircolazione
• Lipolitiche

Indicazioni

  • Cellulite e adiposità localizzate
  • Rilassamento cutaneo
  • Antiaging per tughe e lassità di viso-collo e decolletè

Nel trattamento della cellulite perché agisce con un duplice meccanismo:

  • sulla componente vascolare alterata
  • sugli adipociti

Con la carbossiterapia migliorano le problematiche di stasi veno-linfatica che determinano l’edema cronico del tessuto adiposo che innesca quei processi atrofico-regressivi-riparativi del tessuto adiposo identificati da Curri come PEFS.

Sulla adiposità localizzata in eccesso determina la lipolisi dei trigliceridi intra-adipocitari ipertrofici. L’aumento del flusso ematico tissutale locale favorisce anche la lipolisi perché aumenta la quantità di ossigeno che è trasportato dal sangue dagli alveoli polmonari ai tessuti e che è rilasciato dall’emoglobina a livello dei tessuti trattati.

Con un maggiore apporto e rilascio di ossigeno vengono favoriti i processi ossidativi degli acidi grassi.
Un aumento del flusso ematico tissutale locale si traduce in un aumento del metabolismo tissutale locale con una conseguente maggiore richiesta energetica da parte del tessuto adiposo coinvolto e una maggiore stimolazione della lipolisi.

La Co2 svolge infine un’azione stimolante sul fibroblasto con condì seguente biostimolazione tissutale. Ciò induce la sintesi di collagene di tipo III con conseguente miglioramento del tono cutaneo, del colorito e della texture cutanee. Per tale motivo è indicata per il  trattamento del crono e del photoaging lieve-moderato del viso, del collo e del decolletè

Tecnica

La tecnica prevede microinfiltrazoni  sottocutanee di volumi definiti di anidride carbonica.  La CO2  realizza un enfisema sottocutaneo distrettuale.
La seduta è indolore o lievemente fastidiosa, dura dai 10 ai 20 minuti e subito dopo possono essere riprese le normali attività lavorative. Può residuare un leggero edema delle parti trattate risolvibile in pochi giorni.